La tazzina da caffè: storia, caratteristiche e curiosità

La tazzina da caffè: storia, caratteristiche e curiosità

In questo articolo vogliamo provare a raccontarvi storia, caratteristiche e curiosità di un oggetto di uso quotidiano di cui, forse, non conosciamo proprio tutto: la tazzina da caffè espresso.


Oggi le tazzine utilizzate per il caffè espresso vengono realizzate in diversi materiali (si pensi all’utilizzo sempre più diffuso della tazzina in vetro) e con svariate forme ma, se si vuole gustare un caffè espresso eccellente, anche la tazzina deve “seguire alcune regole”.


Facciamo prima un passo nella storia.

Sembra che la parola tazzina derivi dall’arabo “tassah“, una sorta di antico bicchiere utilizzato per servire le bevande che trova la sua diffusione in Europa all’epoca delle Crociate.

La tazzina come la conosciamo oggi, però, sembra affondare le sue radici nell’Inghilterra del ‘700. Si deve, infatti, al britannico Josiah Wedgwood (fondatore del creamware, una versione inglese della maiolica) l’invenzione della tazzina da caffè.

Il nome tazzina, però, è dovuto al pittore italiano Luigi Tazzini. A lui si deve il design moderno della tazzina da caffè e l’aggiunta definitiva del manico (siamo a cavallo tra il XIX e il XX secolo).




Quali caratteristiche deve avere la tazzina “perfetta” per un caffè espresso?

La forma e il materiale utilizzati per realizzare la tazzina da caffè sono molto importanti: è fondamentale che il caffè non si raffreddi troppo velocemente e che il suo gusto e il suo aspetto vengano esaltati.

Per questo la tazzina da caffè professionale deve essere realizzata in porcellana, con una forma tronco-conica arrotondata all’interno e con il fondo a “a uovo”, che assicurerà una maggiore tenuta della crema.

La parte inferiore della tazzina, inoltre, deve essere più spessa rispetto a quella superiore per garantire il mantenimento del calore ma, allo stesso tempo, favorire un iniziale abvbassamento della temperatura.


Il colore bianco dell’interno è fondamentale per creare il contrasto cromatico che favorisce la valutazione visiva del caffè e ne esalta i toni.


Quando il caffè espresso viene erogato dalla macchina profesionale, la tazzina deve essere preriscaldata: questo fa si che il caffè mantenga invariati, più a lungo nel tempo, le sue caratteristiche organolettiche, la sua crema e il suo colore.


Il manico della tazzina deve favorire una presa comoda, con due dita, per evitare che il dito medio vada a tocacre la tazzina rischiando qualche scotattura.


Insomma, quando si parla di caffè espresso nulla deve essere lasciato al caso, soprattutto la tazzina.


 


E voi, conoscevate la storia della tazzina da caffè e le sue preziose caratteristiche?


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